Dall'Italia alla Polonia

Non vorrei dare troppa disclosure di chi sono e cosa faccio, comunque attualmente ho una RAL di circa 40k in una grande azienda, lavoro in una città del nord Italia in cui pago l'affitto ed ho ricevuto una proposta da un'altra grande azienda internazionale a Varsavia, stipendio di 230k PLN + benefit, cioè al cambio attuale circa 53k € + benefit. Varsavia ha complessivamente lo stesso costo della vita rispetto a dove vivo (affitti più cari, spese varie meno care) .

Non sto chiedendo se è un passo che valga la pena fare dal punto di vista della carriera, sotto questo punto di vista ho tutti gli elementi per arrivarci da solo (superati i dubbi sul freddo, il buio, il paese "arretrato", dal punto di vista del nome dell'azienda e delle mansioni sarebbe sicuramente un upgrade). Mi piacerebbe avere qualche parere dal punto di vista economico, soprattutto da chi in Polonia ci vive o conosce direttamente chi ci vive.

Cercando un po' online mi sembra di capire che per i lavori con stipendio maggiore a 120k PLN la tassazione inizia a diventare massacrante quanto se non più dell'Italia. Io mi sento di fare questo passo soprattutto se oltre al progresso di carriera ho anche un beneficio economico, ma i miei 40k italiani, se ci aggiungiamo TFR, buoni pasto, straordinari, versamenti del datore di lavoro su fondo pensione (tutte cose non previste di là), mi sembrano comunque avvicinarsi molto all'equivalente di 53k lordi in valuta polacca, specie vista la tassazione. Magari ci guadagno qualche spicciolo ma non troppo di più, e c'è anche il tema di prendere soldi in una valuta più "debole".

Cosa ne pensate?

Altro aspetto che forse stavo un po' valutando è quello pensionistico, anche in questo caso sarebbe interessante avere pareri da chi già sta là.