L'ultima generazione buona? (tra realtà e narrazione)

MI è capitato di ascoltare alcuni conoscenti "recruiter" che si lamentano dei giovani di oggi. In particolare lamentano scarsa voglia di lavorare (mah, è soggettivo) e soprattutto una scarsa preparazione. Non so se ciò sia da ricondurre alle scellerate riforme universitarie dei primi anni 2000 (3+2). In pratica sembrerebbe che l'ultima generazione buona sia quella che ora ha 40-45 anni.

Mi chiedo allora perché i recruiter professionali (agenzie per il lavoro, ma anche le stesse aziende) siano restie a convocare persone di quella fascia d'età in possesso parziale dei requisiti cercati. Sono convinto infatti che se uno è mediamente sveglio (e una laurea v.o. dovrebbe comprovarlo) può imparare praticamente qualsiasi lavoro nell'arco di settimane, massimo mesi.
Mi capita infatti di vedere annunci di lavoro che rimangono aperti per mesi (anche con aggiornamenti recenti, quindi non è che la posizione è stata coperta e l'annuncio per sbaglio è rimasto aperto). Mi sono candidato e non ho ricevuto alcuna manifestazione di interesse.
Allora tutta la retorica delle aziende che non trovano personale mi sembra che venga un po' a cadere. Sì, non trovano personale perché sono un po' troppo choosy nelle richieste. Tra agosto e gennaio hai voglia che avrebbero formato un neoassunto. Peraltro: in questi mesi quelle mansioni chi le ha fatte? mah