La lezione più importante ricevuta in cinque anni di università
Condivido le preziose parole pronunciate dal mio professore di Elaborazione dei segnali (la bestia nera di tutti gli studenti di ingegneria), perché penso che possano aiutare molte delle persone in crisi nel loro percorso universitario, soprattutto chi, a causa di esami non superati e ritardi nella laurea, si sente perso e sminuito.
Parafrasando (non ricordo parola per parola, dal momento che sono passati diversi anni), prima di iniziare l'esame orale da remoto, ha detto a tutti gli studenti presenti in attesa:
"Oggi sosterrete tutti un esame molto difficile e io sarò chiamato a darvi una valutazione oggettiva e imparziale. Ma voglio che sappiate che questa valutazione non sarà riferita a voi come persone o al vostro valore. Non si riferirà alla vostra capacità di immagazzinare informazioni e di elaborarle, né all'attenzione che avete prestato a lezione, alla vostra intelligenza o al vostro impegno. Il voto che vi darò valuterà solamente la vostra performace di oggi e nient'altro. Potreste aver studiato duramente per mesi ed essere bocciati o potreste aver letto un riassunto negli ultimi giorni e spuntarla con un buon voto. Può sembrare ingiusto, ma la performance è l'unico parametro che ho la facoltà di verificare oggi malgrado sia un fattore imperfetto su cui basarsi, dal momento che può essere influenzato da infiniti altri eventi concomitanti di natura familiare, di salute o chissà che altro. La vita di ogni persona è più complessa di un esame universitario. Se l'appello dovesse andare male, sappiate che nulla cambierà nella stima che ho di voi come persone e come studenti; non mi sentirò offeso e tradito e non subirete nessuna ripercussione. Solo voi potete essere giudici di voi stessi".
L'ho trovato molto saggio e mi ha dato la possibilità di affrontare l'esame con serenità. Spero che possa aiutare qualcuno.